È stata rimandata a settembre la conclusione dell’iter della legge-delega per il riordino delle concessioni demaniali marittime nelle commissioni VI e X alla Camera. Lo riferisce il deputato Tiziano Arlotti (Pd), relatore della legge, a Mondo Balneare.
«Nonostante il nostro tentativo di approvare il testo prima della pausa estiva per metterlo subito in votazione alla Camera – spiega Arlotti – occorrevano ancora i pareri di altri dipartimenti competenti, per cui mancavano i tempi tecnici per averli entro l’inizio di agosto. Inoltre, anche il sottosegretario al demanio Paola De Micheli ha espresso la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti. Per questi motivi, abbiamo deciso di rimandare l’approvazione all’inizio di settembre, subito dopo la pausa estiva delle attività parlamentari. Questo piccolo slittamento non andrà comunque a influire sulla celere approvazione della legge alla Camera entro metà settembre, prima di trasmettere il testo in Senato», sostiene Arlotti.
Gli enti che devono esprimere il loro parere oltre alle commissioni referenti VI (Finanze) e X (Attività produttive, turismo e commercio) che stanno esaminando il testo, ci informa Arlotti, sono i dipartimenti agli affari europei e al bilancio, oltre che il ministero delle infrastrutture.
Non è invece dello stesso avviso la deputata Deborah Bergamini (Forza Italia), che commenta così la notizia: «Lo slittamento a settembre del ddl di presunto riordino delle concessioni balneari – che in realtà è solo un escamotage per mandare all’asta trentamila imprese familiari italiane – è una buona notizia per chi si oppone ai contenuti di questo testo. E ci conforta il fatto che il sottosegretario De Micheli abbia preso atto del fatto che le dimissioni del proponente, l’ex ministro Costa, implichino un rallentamento del ddl: speriamo che questo induca tutto il governo a una riflessione più approfondita di quella fatta finora. Tra l’altro, un’accelerazione del ddl proprio in questo periodo sarebbe stata inaccettabile, dal momento che i diretti interessati – cioè i concessionari balneari – sono impegnati con il loro lavoro e non possono prendersi nemmeno il lusso di manifestare il proprio malessere per questo provvedimento».
La legge-delega, se approvata, delegherà appunto il governo a legiferare sulle concessioni balneari secondo i principi stabiliti da Camera e Senato. In breve i contenuti del disegno di legge, proposto lo scorso gennaio dall’ex ministro agli affari regionali Enrico Costa, prevedono l’istituzione di un periodo transitorio e poi delle evidenze pubbliche sulle attuali concessioni, garantendo ai precedenti titolari il riconoscimento del valore commerciale e della professionalità acquisita. Le commissioni VI e X della Camera stanno attualmente emendando il testo prima di metterlo al voto in aula, dopodiché ci sarà lo stesso iter in Senato. Dopo la definitiva approvazione in entrambe le camere, il governo avrà sei mesi di tempo per redigere i decreti attuativi in base ai principi stabiliti nella delega.
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