di Alex Giuzio
BRUXELLES (7/5/2013, ore 14.05) – La European Federation of Beach Enterprises si è presentata ufficialmente all’Unione europea. Questa mattina, nella sede dell’europarlamento a Bruxelles, hanno partecipato alla conferenza inaugurale dell’Efebe – questa la sigla della nuova associazione – il presidente di Assobalneari Federturismo Confindustria Fabrizio Licordari, il presidente della Fédération nationale des plages et restaurants Réné Colomban e il presidente della Federación de empresarios de playas Norberto del Castillo, soci fondatori della nuova associazione insieme alla Federação portuguesa de concesionários de praia.
«Scopo della nostra federazione sarà costituire una voce unitaria e autorevole davanti alla comunità europea – spiega Licordari – in modo da tutelare gli interessi degli imprenditori balneari di tutta Europa quando a Bruxelles si decidono provvedimenti che incidono sulla nostra attività». In particolare, Licordari intende evitare che con la nuova bozza di direttiva europea sulla gestione delle coste, attualmente in fase preliminare, capiti lo stesso problema avvenuto con la Bolkestein, che ha visto gli imprenditori balneari protestare contro un dannoso provvedimento già approvato anziché trattare in fase di costruzione. «Nel suo periodo di presidenza, la dottoressa Emma Marcegaglia – sottolinea Licordari – ha sempre sostenuto che qualsiasi settore, quando può contare su una rappresentanza a livello europeo, ha maggiore potere di interlocuzione e di difesa delle proprie posizioni. Questo stimolo mi ha portato a lavorare per più di un anno e mezzo alla fondazione di questa federazione».
Un ruolo fondamentale è stato coperto anche dall’europarlamentare Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia – Ppe), che durante l’incontro ha promesso di adoperarsi «affinché la Federazione europea degli imprenditori di spiaggia abbia sin da subito un ruolo di primo piano in fasi di discussione dei prossimi provvedimenti che riguardano il demanio marittimo, in primis nella discussione della direttiva per la gestione integrata delle coste, attualmente in fase preliminare. Abbiamo voluto collegare il battesimo di questa importante iniziativa alla discussione su due provvedimenti sui quali è fondamentale ascoltare la voce di chi fa impresa sulla spiaggia e per queste ragioni vuole un ambiente marino e costiero sostenibile e un sistema turistico competitivo.Il mio auspicio é che nei prossimi mesi questo importante percorso venga condiviso anche da altre associazioni, perché é sempre più fondamentale essere presenti in Europa».
L’Efebe, che avrà sede a Bruxelles, vede al momento come soci fondatori le già citate associazioni balneari di Italia, Spagna, Francia e Portogallo, ma sarà aperta a qualunque organo nazionale che intenderà farne parte. In Italia, ad esempio, potrebbero già confluire nell’Efebe le altre associazioni che da anni lavorano insieme per rivendicare i diritti degli imprenditori balneari italiani.
«La nuova federazione europea – aggiunge il presidente spagnolo Norberto del Castillo – servirà inoltre a condividere informazioni per individuare gli esempi migliori di gestione nazionale del demanio marittimo e applicarli in scala comunitaria». Questo in particolare per il problema più urgente, quello della direttiva europea Bolkestein che apre alle evidenze pubbliche delle concessioni demaniali marittime, e che i soci dell’Efebe hanno affrontato con approcci diversi. Già nel corso delle prime riunioni, le discussioni si sono concentrate sulle differenze normative tra i vari paesi. «In questo modo – specifica il presidente Réné Colomban – costituiremo una rete internazionale che avrà una voce fondamentale nei processi decisionali che influenzeranno il nostro futuro».
All’incontro di stamattina ha partecipato una nutrita presenza di europarlamentari e dirigenti, tra cui Haitze Siemers, capo unità della DG Mare in commissione europea e relatore della nuova direttiva europea sulla gestione intergata delle coste, che ha annunciato un’importante apertura: «Il mio progetto di direttiva intende fornire delle linee guida molto generali per favorire in tutta Europa lo sviluppo economico delle imprese di spiaggia. Aspettiamo dalla nuova Federazione europea degli imprenditori balneari tutte le osservazioni in merito a come migliorare il nostro progetto per soddisfare le associazioni di tutti i paesi comunitari. Ci saranno probabilmente in ballo 432 milioni di euro da distribuire, e dobbiamo individuare le maniere migliori per spenderli sulla costa europea».
Alla conferenza di presentazione hanno partecipato inoltre Roberta Angelilli (vicepresidente del parlamento europeo), Giommaria Uggias e Mario Pirillo (europarlamentari) e Giuseppe Nucera (giunta nazionale Federturismo Confindustria).
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