di Cristiano Tomei
ai Componenti il Consiglio nazionale
ai Responsabili Regionali e Territoriali
di Cna Balneatori
Trentamila imprese, trentamila partite Iva, centocinquantamila lavoratori, un sistema turistico che è l’eccellenza in Europa, 450 milioni di euro solo in investimenti annui ordinari (oramai già fermi per l’incertezza del proprio futuro), cento anni e più di storia economica, centinaia di chilometri di costa in cui sono assicurati servizi di pubblica necessità tra i quali, in primis, pulizia degli arenili e salvamento: è questo il sistema che si rischia di smontare in un solo colpo se, per via di una errata applicazione della direttiva servizi, nel 2016 tutto il sistema turistico costiero sarà messo in liquidazione con l’indizione delle aste.
Due grandi assemblee nazionali (Rimini e Carrara), l’imponente manifestazione nazionale di Roma e lo sciopero del 3 agosto al quale ha aderito quasi il 100% degli stabilimenti balneari indicano al Governo una priorità: riaprire il tavolo di confronto con i sindacati , con le regioni e gli enti locali per condividere i provvedimenti a tutela del sistema turistico costiero italiano costituito dalle attuali imprese balneari.
E’ essenziale confrontarsi per costruire dei provvedimenti condivisi.
Cristiano Tomei (coodinatore nazionale Cna Balneatori)
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