È nata Federbalneari litorale centro-nord Puglia, nuova costola dell’associazione Federbalneari Italia, con la presidenza del 36enne biscegliese Alessandro Ricchiuti.
Manager dinamico e ambizioso laureatosi in Bocconi, con esperienze professionali alle spalle in grandi società italiane e internazionali, Bisceglie, dopo avere ricoperto il ruolo di amministratore e direttore generale in diversi contesti aziendali, ha fondato la Riada Partners (Commercialisti & Avvocati), realtà composta da professionisti giovani e competenti, diventandone amministratore delegato e lanciando un modello di servizio basato sulla presenza dei consulenti all’interno delle imprese nonché di condivisione con gli imprenditori delle strategie di sviluppo.
Nei giorni scorsi è giunta la sua investitura in Federbalneari Puglia – Litorale Centro Nord. «Il nostro scopo sarà di lavorare in sinergia con Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari Puglia e vice-presidente nazionale, che ha definito il mio ingresso un ”buon vento” per l’associazione – spiega Ricchiuti – . Intendiamo rappresentare tutti gli stabilimenti balneari pugliesi sui tavoli nazionali, in simbiosi con l’opera innovatrice dell’ingegner Renato Papagni (presidente di Federbalneari Italia, NdR). Vogliamo dare capacità manageriali al settore turistico e utilizzare la leva associativa per discutere con competenza delle normative amministrative che attanagliano il settore balneare. Inoltre desideriamo confrontarci con gli enti locali e regionali per illustrare le vere potenzialità del settore turistico attraverso la conoscenza delle migliori esperienze imprenditoriali che hanno sapientemente unito la tutela del territorio alla capacità di rendere attrattive le aziende balneari».
«Senza dubbio è intenzione dell’associazione far comprendere la notevole evoluzione che la Puglia sta vivendo al fine di creare un’economia turistica forte e duratura, capace di affrontare tematiche come quelle legate alla direttiva Bolkestein, alla devoluzione delle competenze demaniali ai comuni, alla nuova ordinanza balneare 2017 che ha ampliato alcune possibilità per gli operatori turistici. L’associazione mira a far comprendere ai propri associati la necessità di fare un salto imprenditoriale legato alle capacità di presentare dei servizi turistici in linea con le maggiori aspettative del mercato – chiarisce Ricchiuti – . Avere uno stabilimento balneare non deve più rappresentare il feudo di un privilegio legato a concessioni ancestrali, viceversa deve trasformarsi in un’opportunità per imprenditori preparati alle sfide future».
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