Entro un mese, il sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi dovrà essere convocato dal governatore della Liguria per illustrare la riforma delle concessioni balneari. È il risultato di un ordine del giorno approvato ieri all’unanimità dal consiglio della Regione Liguria, promosso dal capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati.
Spiega Melgrati: «Si tratta dell’ennesimo ordine del giorno che approviamo, come assemblea legislativa della Liguria, a sostegno degli operatori balneari, contro l’aumento dei canoni demaniali, la messa all’asta degli stabilimenti e contro la direttiva Bolkestein. Un documento al quale è stato aggiunto, nell’impegnativa finale, un passaggio importante, suggerito dalla consigliera regionale Raffaella Della Bianca: entro un mese da oggi il presidente della giunta Burlando deve convocare in Liguria il sottosegretario Sandro Gozi, che per conto del presidente Renzi si occupa della questione, il quale si deve impegnare a risolvere questo grave problema e dirci quali soluzioni il governo intenda mettere in campo».
«Pare che il governo – prosegue Melgrati – stia lavorando a una bozza di disegno di legge per il riordino del demanio marittimo che prevede aste per le concessioni in essere e aumento spropositato dei canoni demaniali. Questo a nostro parere costituirebbe un grave danno economico e sociale per il nostro Paese e quindi per la nostra regione, perché stiamo parlando di un documento che in questo modo metterebbe in crisi un intero settore, il turismo balneare, che si regge sul lavoro di migliaia di famiglie italiane. È una vergogna che ad oggi nessuno si stia occupando seriamente di questo tema: è bene dire che la Bolkestein è una direttiva sui servizi che con forzature inspiegabili si vuole applicare anche agli stabilimenti balneari, che non sono riconducibili a “servizi”. Il governo ha il dovere di ridefinire, come hanno già fatto a tutela delle loro peculiarità tanti altri Stati dell’Unione (basti pensare che la Spagna ha rinnovato le concessioni demaniali per una durata centennale), le proprie priorità a difesa di quei settori che sono un volano importantissimo per l’economia del nostro Paese, sia in termini di produzione di Pil che di posti lavoro e di tradizioni culturali».
Conclude Melgrati: «Votando il mio ordine del giorno, il consiglio regionale ha espresso la totale contrarietà alle eventuali azioni legislative del governo in merito alle aste per le concessioni demaniali e all’aumento di canoni e si è impegnato a mettere in atto, nella sciagurata ipotesi che quanto ipotizzato relativamente al disegno di legge del governo dovesse corrispondere al vero, tutte le azioni politico-istituzionali affinchè venga scongiurata tale evenienza».
Soddisfazione è giunta dal ligure Fabrizio Licordari, presidente nazionale di Assobalneari-Confindustria: «Esprimiamo l’apprezzamento al consiglio regionale della Liguria per avere approvato l’ordine del giorno che impegna il presidente e la giunta regionale a mettere in atto azioni politiche a sostegno del comparto balneare ligure e italiano. Siamo soddisfatti nel verificare che la Regione Liguria è sempre in prima fila al fianco dei suoi imprenditori balneari, impegnati ormai da qualche anno a contrastare norme europee che stanno indebolendo sempre di più il settore turistico balneare italiano. Stiamo cercando di fare comprendere al governo italiano che altri Paesi europei hanno un sistema legislativo che invece tutela i concessionari balneari, favorendo così sviluppo, occupazione e il miglioramento dell’offerta turistica,. È fuor di dubbio che questa situazione favorisce i nostri "competitor", cioè quei Paesi che garantiscono una certezza d’impresa alle loro aziende che possono porsi sul mercato con uno spirito imprenditoriale completamente diverso da quello che oggi è invece quello italiano».
«Ringrazio i consiglieri liguri – conclude Licordari – che in modo "bipartisan" hanno accolto la richiesta di Assobalneari Italia – Federturismo Confindustria nell’approvare un odg che segue quello della Regione Marche, che immediatamente avevamo trasmesso agli amministratori di Via Fieschi. Auspicando che presto altre Regioni italiane seguano l’esempio di Marche e Liguria e possano sostenerci in ambito di Conferenza Stato-Regioni».
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