di Michela Bompani
Una legge sull’industria balneare in Liguria. L’ha appena messa in cantiere la Regione, rientra nelle misure del Growth Act e mira a blindare e rilanciare un settore, fatto in Liguria di 20.000 occupati e 4000 concessioni demaniali, creando una specie di “scudo” ligure alla “minaccia Bolkestein”.
Dare finalmente un valore economico a uno stabilimento balneare, eliminare la “facile/difficile demolizione”, allungare i termini delle attività balneari: ecco come sarà la nuova normativa, pronta a settembre.
«Con questa nuova legge, cui stanno lavorando in questo momento i tecnici, istituiamo di fatto il comparto dell’industria balneare in Liguria», spiega Scajola. «Si tratta di una norma che viene inclusa nel Growth Act, la legge sulla crescita del governatore Toti, perché mira a due obiettivi precisi: riconoscere il valore economico dell’impresa balneare e valorizzare e salvaguardare la storicità e la tipicità di questa professione. Infine, mettiamo in evidenza e sosteniamo il potere economico di questo comparto, che di fatto rappresenta un’opportunità di lavoro per molti giovani. Destagionalizzandolo ancora di più».
Insomma la Regione, nel pieno della bufera Bolkestein («e noi non ci muoviamo di un millimetro, vogliamo la proroga trentennale delle concessioni», ribadisce Scajola), rilancia il ruolo strategico dei balneari in Liguria come motore dell’economia, ma anche sociale. «Non si tratta soltanto di Pil ligure, cui il comparto in questione comunque dà un contributo determinante – indica Scajola – ma scriviamo in una legge che il settore balneare è una risorsa culturale, storica e sociale della Regione. Finalmente si riconosce ciò che esiste: i balneari sono una categoria fortissima in Liguria, e nella nostra regione c’è la concentrazione di questo tipo di operatori più alta in Italia, in rapporto al territorio. Si tratta di una tipicità che vogliamo valorizzare, abbiamo costruito un tavolo tecnico che si riunirà questa settimana, ci sono i miei collaboratori e un rappresentante per ogni associazione dei balneari, perché vogliamo che la legge sia condivisa».
La Regione ha intenzione di agire anche sulla leva dell’occupazione: «Chi ci ha preceduto ha avviato un’importante opera di destagionalizzazione delle aziende balneari, ma noi vogliamo fare di più: allungando ulteriormente la stagione e offrendo garanzie agli operatori, in modo da assumere per un numero maggiore di mesi il proprio personale e ampliare le opportunità lavorative per i giovani».
Scajola poi mette in fila le azioni finora previste: «Creeremo un percorso per “valutare” il proprio stabilimento: finora è stato impossibile. Inseriamo poi una tutela agli investimenti fatti dal balneare sulla propria concessione, in modo che non possano forzosamente essere fatti smantellare».
A sigillare il lancio del balneare come settore di punta dell’industria ligure, poi, sarà anche l’appena annunciato Museo dell’Estate che il presidente della Regione Toti vuole realizzare a Villa Zanelli. «La spiaggia vicina alla villa diventerà una sorta di museo praticabile della cultura della spiaggia nel tempo – annuncia Scajola – dagli antichi ombrelloni agli antichi costumi, si potrà provare l’esperienza di fare un “tuffo” nel passato. Perché questa è la nostra storia».
fonte: La Repubblica
© Riproduzione Riservata