Nasce un manifesto per la sostenibilità ambientale degli stabilimenti balneari italiani, che garantisce salvaguardia della natura, formazione ambientale e libero accesso al mare per tutti, con l’obiettivo di creare un marchio di qualità. Il progetto, portato avanti dall’associazione Donnedamare e dal Centro di ricerca interuniversitario in scienze ambientali e biotecnologie Cesab, intende avviare un percorso che possa dar modo alle imprese di spiaggia di puntare sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente marino e costiero, concentrando l’attenzione anche sull’innovazione e sul miglioramento del rapporto tra gli stabilimenti balneari e l’ecosistema. Per aderire alla prima fase, basta leggere i dieci importanti punti e sottoscrivere il modulo cliccando qui.
Grazie al manifesto, gli imprenditori balneari – storicamente sempre stati le "sentinelle della costa", prendendosi da sempre la massima cura del loro tratto di spiaggia per salvaguardare sia l’ambiente che la loro azienda – saranno finalmente riconosciuti per il fondamentale ruolo ambientale che giocano, a dispetto dell’opinione pubblica che spesso e volentieri non se ne rende conto. Un’iniziativa più che opportuna in questi tempi di disastri ambientali, e già premiata da due importanti riconoscimenti: i patrocini di Legambiente e del Ministero dell’ambiente.
«Alla fase iniziale di sottoscrizione dei dieci principi – spiega Bettina Bolla, presidente di Donnedamare – seguirà un percorso con un marchio di qualità, un registro e uno studio universitario che possano coinvolgere gli operatori balneari italiani nell’ottica di una integrata sostenibilità. Abbiamo deciso di avviare questo nuovo percorso per fare in modo che gli operatori balneari possano qualificarsi sempre di più come elementi di eccellenza nel panorama turistico italiano e per dimostrare quanto tengano al rispetto dell’ambiente. Molte buone pratiche sono state portate avanti a livello nazionale: noi vogliamo metterle a sistema e fare un grande laboratorio sperimentale per la sostenibilità marina».
«La nostra ricerca accademica – aggiunge il professor Ercole Amato, presidente del Cesab – ha come obiettivo quello di capire quali innovazioni tecnologiche si possono avviare negli stabilimenti balneari per renderli maggiormente rispettosi dell’ambiente e più in armonia con il territorio. L’Italia ha il mare come sua grande risorsa ed è opportuno lavorare su questa straordinaria eccellenza del Paese».
Dopo la prima presentazione lo scorso 14-15 novembre a Livorno, il manifesto per la sosteniblità degli stabilimenti balneari sarà presentato a Roma e a Genova. Questi gli appuntamenti: venerdì 5 dicembre alle ore 15 presso l’ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma, e mercoledì 10 dicembre alle 12.30 presso la sala auditorium della Regione Liguria (Piazza De Ferrari, Genova).
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