di Alex Giuzio
L’anno che oggi giunge al termine è stato senza dubbio difficile. Le lotte, le proteste, le manifestazioni sono state numerose, e i colloqui anche. Ma l’incertezza rimane: ancora non si sa se il governo intenda seguire alla lettera la direttiva Bolkestein, mettendo dunque all’asta indiscriminatamente le concessioni demaniali marittime, oppure ottenere dall’Unione Europea una deroga che darebbe senza dubbio più sicurezza al turismo balneare italiano. Le intenzioni di Monti e della sua squadra di governo sono ancora coperte da un’ombra, perché il professore si è appena insediato, e ha una lunga lista di emergenze da affrontare. Ma il premier non si deve dimenticare dell’importante partita dei balneari, e questi ultimi devono continuare a ricordarglielo. I balneari più attivi lo hanno già fatto, così come i sindacati. E l’attività sta proseguendo anche in questi ultimi giorni dell’anno: a questo proposito, riportiamo le più recenti dichiarazioni divulgate da Vincenzo Lardinelli (presidente Fiba), Riccardo Borgo (presidente Sib) e Luigi Bellumori (sindaco di Capalbio), per intuire come si muoveranno i sindacalisti e i politici più attivi nella delicata questione Bolkestein.
Vincenzo Lardinelli (fonte: Il Tirreno): «Il primo rappresentante del governo con cui parlerò è il ministro del turismo Piero Gnudi. Prioritario è chiedere la deroga, cioè l’uscita dalla direttiva Bolkestein. Ma è evidente che dobbiamo crearci delle alternative. E resto convinto che per risolvere tutti i nostri problemi bisogna puntare sulla ‘sdemanializzazione’, cioè sulla possibilità di far acquistare al privato la parte dove insistono le strutture dello stabilimento. In questo modo evitiamo in un colpo solo sia il pericolo della messa a gara delle concessioni, che gli incameramenti delle strutture di difficile rimozione da parte dello Stato. Purtroppo siamo sotto assalto, e in un momento come questo, dove siamo concentrati nella difesa contro il problema Bolkestein, rischiamo di trascurare un altro pericolosissimo fronte, che è appunto quello degli incameramenti. È come quel malato che ha paura della polmonite, ma poi muore di colera. Io sono d’accordo con chi ha detto che quello a cui stiamo assistendo è un vero piano, studiato a tavolino. E bisogna opporre tutte le nostre forze, offrendo piani alternativi. Ho sentito parlare anche io del fondo immobiliare a partecipazione privata, che vedrebbe convogliare sui beni pubblici, tra cui le spiagge, grandi investimenti. Al momento, però, questa resta un’ipotesi, che secondo me, tra l’altro, non porterebbe una quantità di denaro adeguata al tipo di operazione. Discorso diverso è se si ridisegna la linea del Demanio, consentendo al vecchio concessionario di acquistare la parte dove ci sono gli stabilimenti. In quel caso, si darebbe una grande opportunità con la garanzia di soldi sicuri. In fondo, parliamo di un’operazione necessaria: che senso ha vedere ancora oggi a Viareggio case che per metà sono su terreni privati e per metà su terreni demaniali? E poi il Comune avrebbe comunque una prelazione sull’area. Una volta non eseguita, il concessionario uscente potrebbe sfruttare la chance. E se davvero ci saranno le gare delle concessioni che a quel punto riguarderebbero la vera area demaniale, cioè quella immediatamente di fronte alla battigia, chi mai potrebbe essere interessato se non il balneare che ha la proprietà dello stabilimento di fronte? Per tutti gli altri soggetti sarebbe un inutile sforzo».
Riccardo Borgo (fonte: Ivg.it): «Subito dopo la fine della pausa natalizia attendiamo che il governo affronti il problema dell’uscita dall’evidenza pubblica per gli stabilimenti balneari che la direttiva Bolkestein fissa al 1° gennaio 2016. In questo momento il governo ha molti temi ‘in pentola’, ma la questione dei balneari va affrontata: il settore, per ora, è senza prospettive, e non trovare soluzioni significa mettere al lastrico trentamila famiglie – tanti quanti sono i concessionari demaniali – e centomila addetti. Contiamo che si prospetti una soluzione: i segnali di attenzione ci sono. Del resto, senza certezze, gli operatori fanno l’indispensabile, ma non possono nemmeno programmare interventi che pure, negli stabilimenti balneari, sono continuamente necessari».
Luigi Bellumori (fonte: profilo Facebook): Vi informo – come concordato con i senatori Granaiola e Baldini – che in data 27 dicembre 2011, alle ore 17.15, ho provveduto a contattare il segretario generale di ANCI Toscana Alessandro Pesci e a seguire il sindaco-amico di Forte dei Marmi Umberto Buratti per richiedere la convocazione entro le prime due settimane di gennaio 2012 di una riunione dei comuni costieri toscani. Mi hanno dato entrambi la più ampia disponibilità dicendomi che mi avrebbero cercato a stretto giro di posta per la comunicazione della data. Ancora aspetto».
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E’ chiaro, insomma, che il fermento continuerà anche nel 2012. Lo stesso fermento – se non maggiore – che ha caratterizzato questo anno ricco di iniziative, dal ‘tuffo dei centomila‘ alla ‘derovana’, prima per Bruxelles poi per Roma, senza dimenticarsi dello straziante sciopero della fame di Marcello Di Finizio e del blocco degli ingressi al Sun. Cna Balneatori ha già fatto un importante riepilogo delle proprie attività portate avanti nel 2011 per combattere la direttiva Bolkestein. Se invece volete avere un quadro più completo, leggendo le notizie di tutti i sindacati, i comitati, le associazioni e i partiti, basta semplicemente navigare a ritroso tra le news di Mondo Balneare, come ho appena fatto io: la ricchezza di iniziative mi ha stupito, nonostante le abbia seguite giorno per giorno nel corso dell’anno.
Nell’anno nuovo anche noi di Mondo Balneare faremo la nostra parte: per il 10 gennaio abbiamo fissato un incontro pubblico dedicato soprattutto ai balneari romagnoli, per tentare di coinvolgerli maggiormente nelle attività organizzate ormai in tutta Italia. L’evento si terrà a Cervia, e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Piero Bellandi (consigliere nazionale Sib e tecnico incaricato dal Comitato Salvataggio Imprese e Turismo), Gianluca Tiozzo (tecnico incaricato da Assobalneari Toscana), Giancarlo Cappelli (vicepresidente nazionale Sib), Ezio Filippucci (presidente Associazione bar e ristoranti di spiaggia di Riccione), Michele De Pascale (assessore al turismo e al demanio del Comune di Cervia) e Danilo Piraccini (presidente Cooperativa Bagnini Cervia). Nonché di tanti balneari romagnoli, ai quali è rivolto l’incontro. I dettagli più approfonditi li forniremo tra un paio di giorni: nel frattempo, però, non prendete impegni.
Buon anno da tutto lo staff di Mondo Balneare.
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