Il tema dell’erosione costiera nel Cilento non è stato affrontato adeguatamente. L’apporto di sedimenti dai nostri fiumi è sempre minore (come mostra l’immagine qui a fianco) e le nostre meravigliose spiagge rischiano di sparire (tra le quali le recentissime spiagge più belle d’Italia, Cala Bianca nel 2013 e Baia Infreschi nel 2014, del concorso di Legambiente "La più bella sei tu", vedi notizia).
Come sempre la Fiba Cilento, difendendo le attività balneari, cioè le aziende che si prodigano per la tutela dell’ambiente sulla scorta del modello di gestione balneare ecosostenibile "Lidi del parco", le imprese didattiche e quelle verdi, va oltre e si sofferma sul ruolo di chi dovrebbe effettivamente intervenire e non pensare solamente ed esclusivamente alla tutela. Tra qualche anno rischieremo di non avere più dune da tutelare, e non per l’interferenza dell’uomo sulle spiagge…!
Oltre alla tutela, occorrono anche interventi mirati anche di ingegneria naturalistica per ridare i sedimenti al mare. Per mezzo di interventi di captazione delle acque e per mancata manutenzione dei bacini fluviali sulle coste non si riversano più quei sedimenti indispensabili per un naturale ripascimento delle coste cilentane.
Chiediamo sin da ora l’istituzione di un tavolo tecnico presso la sede dell’Ente Parco Nazionale del Cilento alla presenza dei sindaci della comunità del Parco per porre in essere progetti di tutela e ripascimento delle nostre coste, per scongiurare un danno territoriale in termini di immagine e quindi economico incommensurabile. Agiamo adesso prima che sia troppo tardi. Il gruppo dirigente Fiba Cilento e le associazioni balneari del Cilento restano a completa disposizione. Riflettiamo.
Raffaele Esposito è presidente Fiba Cilento e membro della giunta nazionale Fiba-Confesercenti
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