Il mare d’inverno in Emilia-Romagna sembra funzionare. Ma per farlo ingranare davvero bisogna prima di tutto superare i vincoli della Soprintendenza, ad esempio per fare, come sogna l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini, «piscine riscaldate con copertura trasparente», da togliere poi in estate, per permettere ai turisti di stare in acqua al caldo godendosi comunque il panorama marittimo. Investimenti del genere, però, «saranno possibili solo quando gli operatori avranno certezze» rispetto alla loro concessione, sottolinea l’assessore, facendo riferimento alla direttiva Bolkestein. Da qui la decisione della Regione di non pubblicare per ora i bandi dedicati agli operatori balneari, finanziati con tre milioni di euro, «stante l’incertezza normativa».
Intanto però sul mare d’inverno la Regione tira dritto. «Il periodo di Natale e Capodanno è andato molto bene – afferma Corsini, parlando all’agenzia Dire a margine dell’assemblea legislativa di oggi – e questo è un segnale incoraggiante: significa che la riviera romagnola può essere anche un prodotto invernale». Il prossimo 26 gennaio la Regione presenterà quindi la sua proposta di ordinanza a enti locali e associazioni di categoria, per estendere la stagione balneare 2017 dall’1 gennaio al 31 dicembre, per quanto riguarda le attività sportive, culturali, ludiche, di ristorazione e le licenze commerciali. «È un primo passo di carattere politico – ha affermato in aula Corsini, rispondendo all’interrogazione della 5 stelle Raffaella Sensoli – riteniamo che un’estensione all’intero anno solare della stagione balneare possa aumentare l’attrattività della costa romagnola, offrendo un’ulteriore opportunità agli operatori».
Tuttavia, l’ordinanza da sola «non è sufficiente per la destagionalizzazione», avverte l’assessore, che cita appunto i vincoli della Soprintendenza e l’incertezza sulle concessioni legata alla direttiva europea. Rispetto all’ordinanza regionale, comunque, i Comuni «potranno motivatamente definire un periodo differenziato», con ordinanze integrative che regolino «modalità e orari di apertura delle attività economiche sulle aree demaniali».
L’idea della giunta Bonaccini è però bocciata dal Movimento 5 Stelle. «Un bluff mediatico in pieno stile renziano – attacca la consigliera Raffaella Sensoli – oltre a esserci una confusione totale sulla Bolkestein, non è disponibile nemmeno un centesimo di quei famosi tre milioni di euro che avrebbero dovuto essere messi a disposizione degli stabilimenti balneari». Quei fondi, annunciati in dicembre dalla Regione per bandi specifici a sostegno del mare d’inverno, «non sono disponibili proprio perchè bloccati dalla Ue», contesta l’esponente M5S.
fonte: Agenzia Dire
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