Attualità

Di Finizio per la quarta volta sul cupolone

L'imprenditore balneare è sceso ieri, dopo due giorni su un lucernaio in cima a San Pietro

Marcello Di Finizio è salito per la quarta volta in cima alla cupola di San Pietro, dove è rimasto per più di 48 ore e ne è sceso solo ieri. La modalità di protesta è sempre la medesima: l’imprenditore balneare triestino entra come un normale visitatore in cima alla basilica, per poi scavalcare il recinto di protezione e stabilirsi su un lucernaio con un gigantesco striscione (nella foto) che invita a trovare una soluzione per la direttiva Bolkestein, che da vari anni tiene bloccato lo sviluppo delle imprese balneari italiane a causa della minaccia delle evidenze pubbliche.

Subito dopo essere sceso dal cupolone, Di Finizio è stato trattenuto dalla Gendarmeria vaticana in stato di fermo e ha trascorso la notte rinchiuso nella camera di sicurezza. L’imprenditore è stato interrogato stamane dal promotore di giustizia Gian Piero Milano, che ne ha convalidato l’arresto, disponendone poi la remissione in libertà. A riferirlo è padre Federico Lombardi. Il magistrato ha comunque intimato a Di Finizio di non avvicinarsi alla basilica di San Pietro e di tenersi a disposizione per il processo che sarà fissato presso il Tribunale vaticano.

Più volte, mentre portava avanti la sua protesta sulla cupola, a Di Finizio è stato portato da bere e sono state ascoltate le sue necessità. Per due volte l’imprenditore ha potuto parlare con il cardinale Angelo Comastri, arciprete di San Pietro e vicario del Papa per la Città del Vaticano, rappresentandogli la sua situazione e le difficoltà economiche della sua attività. Al contrario delle volte precedenti, però, la sua protesta è stata piuttosto trascurata dalla stampa generalista e dalla politica italiana.

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