Attualità

Di Finizio: ‘Milanesi non ha mantenuto le promesse’

Il concessionario di Trieste denuncia le bugie dette dal ministro agli affari europei, che non ha convocato il secondo incontro promesso

di Alex Giuzio

Il ministro Milanesi lo aveva promesso il 30 aprile: «Ci rivediamo tra 15 giorni, intanto preparate un documento da discutere insieme al ministro Gnudi». Ma di giorni ne sono passati 17 e a Marcello Di Finizio, il concessionario di Trieste che si è arrampicato su una gru alta 80 metri per ottenere un colloquio col ministro agli affari europei, non è arrivata nessuna telefonata.

Scopo dell’incontro era incitare il governo a risolvere il problema che affligge trentamila imprese italiane situate su terreno demaniale marittimo: la direttiva europea Bolkestein vuole espropiare queste aziende per metterle all’evidenza pubblica. Marcello Di Finizio non era nuovo a imprese del genere, ma quest’ultima ha avuto il successo sperato: un colloquio che, anche se in ritardo rispetto a quanto promesso, si era comunque tenuto (vedi notizia). Ma sembra che ai rappresentanti del governo Monti piaccia far esasperare gli italiani: a raccontare le scuse di Milanesi ci ha pensato lo stesso Di Finizio, che ha pubblicato una nota su Facebook di cui pubblichiamo un estratto (per leggerla per intero, clicca qui).

 

Il documento è stato preparato, ma la data per l’incontro che ci doveva essere insieme al ministro Gnudi a tutt’oggi non c’éHo da poco chiuso la conversazione telefonica con il dott. Tufarelli, capo gabinetto del ministro Milanesi, che in buona sostanza mi dice che il secondo incontro (che ci doveva essere entro 15 giorni dal primo) non è stato fissato ancora perché non era vero che il ministro si era impegnato a volerci incontrare insieme al ministro Gnudi. Comeeee!!!??? Ma cosa sta dicendo dott. Tufarelli? Mi sta dando del bugiardo? Ci sta dando a tutti dei bugiardi? Eravamo in sei ad ascoltare le parole del ministro! Ma sta scherzando! Questo non è un buon momento per mettersi a giocare con la vita delle persone! Il ministro Milanesi è stato chiaro e netto, non ha lasciato nessun spazio per dei qui pro quo o delle interpretazioni! Gli ho anche detto che la situazione si fa sempre più seria e drammatica ogni giorno che passa, e non mi pare che sia il caso di sottovalutare il problema. Il paese è in ginocchio, siamo esasperati, troppi imprenditori si stanno suicidando, ma dove ci volete portare? Tutti al cimitero? E questa volta la faccenda è ancora più seria, perché adesso non ci sono più giustificazioni: avete messo in ginocchio un settore che, sebbene sia stato anch’esso colpito dalla crisi, era ancora sano e produttivo, uno dei pochi che stava resistendo alla crisi, ma è stato compromesso definitivamente dall’inerzia e dalla cattiva politica di questo paese. Oggi neppure questo governo tecnico ha più giustificazioni: sarebbe come cercare di nascondersi dietro a un dito. Il paese ha bisogno di risposte immediate, lo chiede la gente, lo chiede la stessa Europa, gli strumenti ci sono, e siamo stati proprio noi a metterveli a disposizione, ma continua a mancare la volontà di fare. Io dico solo che adesso è ora di finirla! Basta! Ma volete capire che non c’è più tempo, che non ce la facciamo più?! Ci state ammazzando tutti!

Ma poi Tufarelli ha corretto il tiro, dicendo che sono io che devo parlare con il Capo di gabinetto del ministro Gnudi, dott. Carpino, per fissare il secondo incontro (io???… mah!!!). Adesso neppure tra ministeri si parlano più! Adesso giocano a scarica barili, siamo messi davvero bene!

Comunque, io ho già chiamato la segreteria del ministro Gnudi. Spero che il dott. Carpino abbia compreso la gravità del problema. Spero che abbia il buon senso di chiamarmi entro oggi, spero davvero che non mi costringano ancora una volta a dover mettere a repentaglio la mia vita per difendere un principio di democrazia e di giustizia. Mi dispiace davvero che il ministro Milanesi e il suo Capo di gabinetto Tufarelli abbiano deciso di interrompere un percorso che sembrava la dimostrazione di una società pacifica, evoluta e democratica. Che peccato, che occasione persa! Siamo alle solite! Bisogna aspettare sempre che arrivi il morto… come se non ce ne fossero stati già abbastanza.

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