Cocktail non convenzionali, la nuova tendenza dei beach bar

cocktail non convenzionali

Sempre più alla ricerca di esperienze fuori dall’ordinario, i turisti che hanno scelto i beach bar italiani quest’estate si sono fatti conquistare dai cocktail non convenzionali. Si tratta dell’ultima frontiera della mixology: stiamo parlando di drink insoliti, prevalentemente analcolici o con poco alcol, salutisti e anche da sgranocchiare oltre che da bere, nonché spesso serviti in contenitori inconsueti come barattoli, vase o ampolle di vetro. Una tendenza che non vuole sostituire i cocktail classici come il gin tonic o lo spritz, ma che va a completare la drink list degli stabilimenti balneari più attenti alla qualità della propria offerta di beverage.

I cocktail non convenzionali più popolari

Tra i cocktail non convenzionali più famosi e richiesti d’estate nei beach bar c’è l’hard seltzer allo zenzero, una ricetta firmata dai rapper Fedez e Lazza: poco alcolico, frizzante e con poche calorie, piace tanto ai giovani salutisti e vanta molte combinazioni aromatiche al cocco, alla menta, allo yuzu e al fieno di montagna. Segue poi il kombucha, che si ottiene dalla fermentazione del tè zuccherato con lieviti e batteri, per un mercato che in Italia ha raggiunto i 42 milioni di euro nell’ultimo anno.

Altro principe dei cocktail estivi non convenzionali è il bubble tea, ovvero uno snack-drink che si beve e si mastica. Si prepara con latte di riso, tè verde o nero giapponese, amido di tapioca, zucchero e popping boba (cioè perle di frutta in gelatina). Poi ci sono le molte versioni di drink al caffè fermentato con aromi fruttati freschi ed estivi al profumo di lampone, con una punta di rosa oppure all’anguria o al caramello, anche da bere in bicchieri da asporto. Infine vanno segnalati i cocktail all’olio extravergine di oliva, molto amati per dare sapore al palato, anche se meno leggeri di altri.

Le ricette di Forbes

«Molto diversi dai classici cocktail, i drink non convenzionali per la stagione più calda dell’anno devono essere deliziosi al gusto anche quando il ghiaccio si è sciolto», suggerisce il magazine statunitense Forbes, che tra i cocktail più popolari e insoliti dell’estate ha elencato il Grey Goose Honey Deuce, composto con vodka, limonata fresca e tre palline di melone verde, seguito dal Summer Brunch – Capitol Mary Recipe con gin, succo di pomodoro, succo di limone, succo di vongole, rafano, tabasco, salsa Worcestershire, pepe, coda di gambero sul bicchiere e cracker di ostriche affianco (perfetto soprattutto per i migliori ristoranti sulla spiaggia) e dal Metaxa Summer Sour, ottenuto con brandy greco da uve moscato, arancia amara, pesca, albicocca, succo di limone, zucchero, albume e angostura bitter. Estivo per eccellenza è anche il Poolside-Unexpected, drink del momento in Provenza, preparato con vini estivi locali rosé, basilico fresco, succo di mirtillo e di limone, canna da zucchero, more e Vermouth dolce; da bere rigorosamente a bordo piscina, come suggerisce il nome stesso.

La ricerca universitaria

Il fenomeno dei cocktail non convenzionali ha destato l’attenzione persino degli scienziati dell’università di Zurigo, sorpresi per tanta fantasia e innovazione applicata alle bevande, tanto da valutarne i metodi estrattivi e perfino mettere in guardia i consumatori dalle numerose imitazioni e adulterazioni di tanti nuovi aromi e sapori, in particolare sul fronte dei drink al caffè fermentato.

«Si stanno creando nuovi aromi che prima nessuno avrebbe mai associato», ha spiegato Chalan Yeretzain, a capo del progetto di ricerca, al congresso della American Chemical Society svoltosi di recente a Indianapolis. «I sapori del caffè fermentato sono più simili ai succhi di frutta, in particolare al lampone con un pizzico di rosa, e questa bevanda insolita offre un’esperienza unica per i consumatori con una domanda che cresce costantemente. Il metodo per preparare i chicchi inoltre consuma molta meno acqua ed è un’alternativa senza dubbio più ecologica a una normale tazza di caffè».

Il caffè fermentato, spesso al centro di eventi competitivi tra bartender, viene ricavato con diversi procedimenti di lavorazione dei chicchi. A fronte di una tale esplosione di nuovi caffè, i ricercatori stanno cercando di ideare un sistema di laboratorio (per ora fatto di indagini chimiche e test al naso) che permetta di individuare i fermentati originali da quelli adulterati. Quelli originali si ottengono infatti con pratiche agricole precise, selezione dei chicchi, microclima, scelta dei microbi per la fermentazione e processi di lavaggio e macerazione precisi.

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