Cna Balneari

Cna presenta alla Camera un nuovo odg sulla riforma delle spiagge

Il sindacato di Tomei chiede tutela del legittimo affidamento e della continuità aziendale.

Cna Balneatori prosegue la sua battaglia per la continuità aziendale degli attuali stabilimenti balneari: in seguito all’assemblea tenutasi venerdì scorso alla fiera di settore Sun di Rimini, in cui è stata votata all’unanimità la posizione da mantenere, ieri il sindacato ha elaborato un ordine del giorno da presentare alla Camera dei deputati per chiedere al governo di impegnarsi a «tutelare il legittimo affidamento delle imprese balneari titolari di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico e ricreativo, rilasciate anteriormente al 31 dicembre 2009, con la conservazione del diritto alla continuità aziendale nella concessione, al fine di consentire alle famiglie che operano nel settore la piena ripresa dell’attività».

Il testo completo della proposta di ordine del giorno è scaricabile cliccando qui (formato pdf).

«Come deciso a Rimini, ecco la proposta di Cna Balneatori su legittimo affidamento, periodo transitorio, doppio binario e superamento dei valori Omi per scongiurare le procedure concorsuali e tutelare le imprese con la continuità aziendale», dichiara Cristiano Tomei, coordinatore Cna Balneatori, presentando il documento. «Forse non basteranno 30 anni per rilanciare a pieno regime un sistema turistico che dà grande impulso alla nostra economia. Adesso è necessario, prima del termine della discussione in aula del provvedimento, un confronto con i rappresentanti parlamentari per dare e ricercare sostegno alle nostre tesi e istanze sindacali».

Sono tre i punti cardine della piattaforma sindacale di Cna Balneatori decisi all’unanimità alla fiera di Rimini:

  • il riconoscimento e la tutela del legittimo affidamento per le attuali imprese balneari che garantisca il diritto alla continuità della concessione in atto e scongiuri aste e procedure concorsuali;
  • una ricognizione su scala nazionale della disponibilità della risorsa spiaggia, per certo esistente, al fine di dimostrare la non applicazione di quanto contenuto all’art. 12 della direttiva Bolkestein e un lungo periodo transitorio per le implementazioni amministrative per la disciplina di riordino per criteri e modalità di affidamento, su scala nazionale, per nuove concessioni su aree disponibili;
  • il superamento dei valori Omi per i canoni cosiddetti pertinenziali esorbitanti e impossibili da pagare.

Da questi tre punti scaturisce la proposta di ordine del giorno elaborata ieri e sopra riportata. Il documento approvato a Rimini, che mette nero su bianco la posizione sindacale di Cna Balneatori da mantenere ora che è iniziata la discussione alla Camera del disegno di legge per il riordino delle concessioni balneari, è scaricabile cliccando qui.

«Nessuna norma può essere approvata – aggiunge Tomei – senza contenere con esattezza tali punti cardine, i cui temi, facenti parte della piattaforma sindacale di Cna Balneatori, sono stati inseriti nel testo conclusivo del lavoro delle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera dei deputati».

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