È arrivata a superare il centinaio di adesioni nel 2015 la Carta del Mare 2.0, strumento utile a far emergere le esperienze e le buone pratiche legate alla valorizzazione e alla tutela del mare. Oltre 4400 le buone pratiche registrate, il maggior numero delle quali sul tema della cultura e comunità locale, seguite dall’ambiente, tema quanto mai attuale. Molto numerosi anche gli stabilimenti balneari aderenti alla Carta.
Il bilancio dell’iniziativa, giunta alla settima edizione, è stato presentato lo scorso giovedì da Maria Paola Profumo, presidente del Mu.Ma, il Museo del mare di Genova, e Ammm – Associazione Musei del mare e Mediterraneo.
Quest’anno la Carta del Mare si presenta rinnovata e su una piattaforma web (www.cartadelmare.it) che consente agli aderenti una compilazione semplificata online. Il filo conduttore dell’ edizione 2015 è stato quello della sostenibilità socio-ambientale e della responsabilità sociale. Questo l’identikit dell’aderente alla Carta del Mare: innovativo e virtuoso, aderisce a un codice etico, vanta certificazioni di qualità e di eccellenza, bandiere e riconoscimenti, è accogliente, incentiva la raccolta differenziata, sostiene e organizza eventi culturali e manifestazioni enogastronomiche e utilizza il web.
Numerose le nuove adesioni: il Rina, la Fondazione Novaro, il Secolo XIX con le sue buone pratiche rivolte agli studenti, la cooperativa Canav di Genova che progetta la realizzazione di natanti a propulsione tradizionale e integrata a cellule di idrogeno, la piattaforma web di boat sharing HolaBoat di Genova, il Comune di Sori che con il progetto di miglioramento della raccolta differenziata in spiaggia ha portato il Comune a una costante media di raccolta differenziata del 65%.
La Carta del Mare 2.0 ha toccato tutta l’area mediterranea: le aree marine protette delle Isole Egadi e dell’Isola di Ustica, l’adesione straordinaria dei grandi Musei Marittimi di Istanbul e di Barcellona, aderenti alla rete dei Musei del Mare del Mediterraneo e ai musei delle due sponde del Mar Adriatico, la Mediterranean Sea and Coast Foundation che con il Festival Zones Portuaires nato a Marsiglia nel 2012 approderà a Genova in preview nel 2016. E numerose associazioni, tra cui l’associazione culturale ‘galleggiante’ Il Caicio di Venezia.
fonte: Ansa
© Riproduzione Riservata