Le località balneari italiane sono sempre più frequentate dai turisti stranieri. A rilevarlo è l’Enit, l’agenzia nazionale del turismo, che ha divulgato i risultati di un monitoraggio sulle destinazioni turistiche costiere e marittime del Belpaese.
Secondo quanto emerso dallo studio, basato sui dati forniti dai tour operator, nel 2018 sono aumentate del +30% rispetto all’anno precedente le notti trascorse nelle strutture ricettive situate sulle località balneari, raggiungendo il picco di 429 milioni. E gli operatori esteri hanno rilevato un notevole trend in crescita per le vendite del prodotto balneare in Italia anche nell’estate 2019 rispetto al 2018, con aumenti dal +5% al +15%.
Tedeschi, austriaci, francesi, spagnoli e russi sono i turisti stranieri più appassionati del mare italiano. Ma anche svizzeri, canadesi, statunitensi e argentini registrano buoni numeri.
«Il balneare muove l’economia del turismo a ritmi più sostenuti», sostiene il presidente Enit Giorgio Palmucci. «Per la vacanza al mare i turisti stranieri hanno speso nel Belpaese 6,6 miliardi di euro, ossia il 20% in più nel 2018 sul 2017. Le entrate dei turisti stranieri per la vacanza al mare aumentano a doppia cifra in quasi tutte le prime dieci regioni (Veneto, Liguria, Campania, Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Lazio). Gli aumenti più significativi in Friuli Venezia Giulia (+38,2% nel 2018 sul 2017) e Liguria (+34,5%). Proprio partendo dalle potenzialità del settore Enit vuole rafforzare l’intesa con gli operatori del settore e gli enti coinvolti affinché l’Italia offra la migliore ospitalità possibile e servizi coordinati».
In media, sottolinea lo studio dell’Enit, ogni turista straniero spende in Italia 91 euro al giorno per la vacanza balneare in Italia nel 2018: +1,1% sul 2017, +17,1% sul 2009. Sono i tedeschi a spendere di più: oltre 2,2 miliardi di euro (+32,1% 2018/2017), pari al 34,2% del totale speso dagli stranieri in vacanza nelle località costiere italiane.
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