di Alex Giuzio
Si rinforza l’alleanza tra gli imprenditori balneari italiani e spagnoli, con Assobalneari che continua lo studio della Ley De Costas al fine di portarne la testimonianza nel nostro paese e chiedere un’analoga tutela delle spiagge italiane. Domani a Malaga, in Spagna, è in programma un incontro tra il presidente di Assobalneari-Confindustria Fabrizio Licordari e il presidente della Federación de empresarios de playas Norberto Del Castillo, entrambi fondatori della European Federation of Beach Enteprises (Efebe), la federazione europea degli imprenditori balneari battezzata due anni fa a Bruxelles (nella foto) e di cui fanno parte anche le associazioni balneari di Francia e Portogallo.
L’Efebe è nata non solo per costituire una voce più autorevole davanti alla Commissione europea, ma anche per scambiarsi a vicenda esperienze nazionali in modo da individuare gli elementi di forza dei sistemi balneari di ogni paese e applicarli su scala europea per una maggiore competitività internazionale. In ciò stanno le ragioni dell’incontro di domani a Malaga, come spiega Fabrizio Licordari: «Visto che nel corso degli ultimi incontri col governo Assobalneari si è fatta carico di spiegare, documenti ufficiali alla mano, la comparazione normativa con Spagna e Portogallo, e che i nostri interlocutori istituzionali sembrano non dargli troppo peso, o comunque non dimostrano interesse nel fatto che altri paesi europei sono regolamentati in altro modo con una maggiore tutela per le loro imprese, abbiamo ritenuto necessario fare un ulteriore approfondimento per quel che riguarda la situazione spagnola. Siamo stanchi di sentirci dire dal funzionario di turno che la situazione in Spagna è diversa da quella italiana. Onde evitare possibili ulteriori discorsi basati sul pressapochismo, ho promosso questo incontro per confrontarmi ulteriormente con i colleghi iberici e avere gli aggiornamenti sull’applicazione della nuova Ley de Costas. Vorrei verificare direttamente come gli imprenditori balneari spagnoli vivono questo nuovo ciclo amministrativo e potermi rendere conto in loco dei risultati che la nuova legge spagnola produce sulle loro aziende, anche per quel che riguarda i servizi e l’offerta prodotta».
Non va dimenticato, infatti, che con la Ley de Costas la Spagna ha prorogato di 75 anni le concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo, proprio mentre in Italia il governo Monti abrogava il rinnovo automatico delle medesime concessioni, giustificandolo come applicazione della direttiva europea Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi. Due pesi e due misure diverse, dunque, all’interno dell’Unione europea. Le associazioni italiane degli imprenditori balneari da anni chiedono una congrua proroga delle concessioni, come è stato fatto in Spagna, ma né il governo Monti né i successivi di Letta e Renzi hanno voluto sentire ragioni, ritenendo le due situazioni differenti. Il lavoro di Assobalneari, grazie alla rete istituita con la fondazione dell’Efebe, intende appunto dimostrare il contrario.
A questo proposito, continua Licordari, «abbiamo previsto anche visite in loco presso varie strutture balneari appena ristrutturate. Vorrei acquisire nuovi elementi a conferma di quanto stiamo affermando da due anni a questa parte, e che invece viene minimizzato e non considerato come elemento importante ai fini di quella concorrenza che invece per noi sembra diventata essenziale. Siamo stata la prima associazione italiana a credere nell’importanza di essere strutturati con un’unica federazione europea, non solo per essere un buon interlocutore di Bruxelles, ma anche per avere la possibilità di un continuo scambio di documenti normativi ufficiali e di porre a confronto esperienze».
Ma questa nuova iniziativa dell’Efebe non finisce con il meeting di domani: «Terminato il confronto con i colleghi balneari spagnoli – conclude Licordari – mi trasferirò a Siviglia, sede della prestigiosa Università, per incontrare il prof. Antonio Lazari, insegnante nell’ateneo andaluso, che ci ha seguito fin dai primi momenti con gli approfondimenti di tipo giuridico-comparativo per le norme applicate in Spagna e in Italia, in modo da acquisire nuovi spunti a sostegno di quanto stiamo portando avanti».
Nei prossimi giorni, su Mondo Balneare riferiremo gli esiti di questa iniziativa in filo diretto con i rappresentanti dell’Efebe.
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