di Maurizio Rustignoli
Una legge di riordino del settore balneare non è più rimandabile. Occorre che il governo nazionale predisponga in tempi brevi una normativa che torni a dare certezza a una categoria che ormai da troppo tempo sta aspettando risposte chiare sul suo futuro.
La strada che abbiamo indicato è ampiamente conosciuta e condivisa, a parole. Ma oggi servono i fatti. Gli imprenditori balneari sono esasperati e pretendono risposte dalla politica, non sono produttive prese di posizione puramente allarmistiche in merito a ipotesi di soluzione proposte dalle rappresentanze balneari.
La legge di riordino dovrà prevedere il cosiddetto doppio binario, il riconoscimento del valore commerciale del bene e il diritto di opzione in capo all’attuale occupante; diritto di opzione che è cosa ben diversa dal diritto di prelazione e che non prevede che altri soggetti diversi dall’attuale concessionario presentino offerte stratosferiche. Vale la pena precisarlo perchè, in tema di spostamento della linea demaniale e successivo riconoscimento di diritto di superficie di lunga durata al possessore del manufatto ivi insistente, abbiamo letto alcune dichiarazioni di preoccupazione in tal senso (il riferimento è alla nostra intervista all’assessore regionale Corsini, NdR) che sarebbero tranquillamente superate se si provvedesse a fare chiarezza normativa una volta per tutte.
Il nostro impegno, unitamente a quello della politica locale, dovrà essere indirizzato a una soluzione del problema che preveda l’approvazione in tempi brevi di una legge nazionale di riordino del settore che contenga, unitamente alla soluzione della questione dei pertinenziali, tutti gli aspetti di salvaguardia degli attuali concessionari.
Maurizio Rustignoli è presidente Fiba-Confesercenti Emilia-Romagna
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