Attualità

Balneari, l’incertezza continua

A Viareggio ci si rende conto dei tempi stretti: la proroga diventa necessaria

di Alex Giuzio

Martedì a Viareggio, presso il centro congressi dell’hotel Principe di Piemonte, si è tenuta l’assemblea generale del Comitato Salvataggio Imprese e Turismo Italiano (vedi l’articolo precedente). Oltre che a discutere sulla strategia futura per ottenere la deroga dalla direttiva Bolkestein, l’incontro è servito a premiare quattro persone esterne al Comitato, che si sono distinte particolarmente per l’aiuto dato ai balneari nella loro battaglia: si trattava (nella foto, a partire da sinistra) del senatore Massimo Baldini, del sindaco di Capalbio Luigi Bellumori, della senatrice Manuela Granaiola e di Silvia De Pasquale, che ha aiutato il Comitato nell’organizzazione della ‘derovana’ per Bruxelles. I quattro sono stati premiati dal presidente del Comitato Emiliano Favilla (l’ultimo a destra).

Durante l’assemblea, i balneari si sono resi conto più che mai dell’urgenza di una proroga per evitare le aste nel 2016: i senatori Baldini e Granaiola hanno infatti spiegato ai presenti che i tempi sono troppo stretti per l’approvazione di una legge quadro sul Demanio entro il 2015 da parte del Parlamento italiano. La legge è necessaria per evitare le aste: senza di essa, diventa fondamentale la proroga.

Da questa consapevolezza viene la proposta di Baldini: «Il nostro obiettivo è inserire la proroga delle concessioni demaniali nel Decreto Milleproroghe, che il Parlamento dovrebbe promulgare a giorni», ha spiegato il senatore Pdl durante l’assemblea al Principe di Piemonte. Ma attenzione: allo stesso tempo, occore evitare che l’Unione Europea apra ulteriori procedure di infrazione nei confronti dell’Italia.

E se invece avvenisse ciò che i balneari stanno respingendo, ovvero le aste? Questa la soluzione di Baldini: «Occorre imporre un risarcimento pari al valore commerciale dell’impresa, che andrebbe pagato da chi subentra al vecchio concessionario. Questo vincolo, oltre a garantire un indennizzo a chi perde la gara, apre un rischio molto alto di contenziosi, che scoraggerebbe gli eventuali partecipanti alle aste». La soluzione di Baldini lascia perplessi, non solo perchè si tratta di ‘aste con i paletti‘, ugualmente respinte dai balneari italiani (ma anche dal commissario europeo Michel Barnier), ma anche perchè sarebbe difficile far accettare degli ‘ostacoli’ alle evidenze pubbliche. Insomma, l’incertezza e l’angoscia dei balneari continuano, e dal governo ancora non arrivano risposte ufficiali.

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