Oltre sessanta concessionari hanno partecipato all’incontro dei balneari liguri tenutosi venerdì ai Bagni Liguria di Sestri Levante, allo scopo di discutere le strategie per contrastare la direttiva Bolkestein. Ecco il testo del comunicato stampa diffuso dai Bagni Liguria in seguito all’incontro.
Venerdì 28 ottobre, presso i Bagni Liguria di Sestri Levante (nella foto), i balneari liguri si sono incontrati per confrontarsi alla luce della gravissima situazione causata al settore dalla cosiddetta direttiva Bolkestein. Alla riunione, che ha visto la partecipazione di oltre sessanta concessionari del levante ligure, hanno preso parte, oltre ai rappresentanti delle maggiori associazioni balneari (Sib e Assobalneari Italia), anche Piero Bellandi e Fabrizio Maggiorelli, rappresentanti il Comitato per il salvataggio delle imprese balneari nato sulla riviera versiliese, i quali, nonostante le difficoltà di comunicazione causate dal maltempo, hanno voluto comunque essere presenti per appoggiare l’iniziativa del Tigullio.
I rappresentanti toscani hanno confermato che la prima importantissima scadenza per affrontare la crisi è il 28 dicembre di quest’anno. Dopo questa data, infatti, scade la possibilità per gli stati membri di presentare all’Unione Europea le proprie osservazioni sulla direttiva che minaccia di distruggere il sistema balneare italiano. Un sistema di cui l’Unione Europea stessa, in una nota del 27 settembre scorso, ribadisce l’importanza strategica, "invitando gli Stati membri a valutare, in cooperazione con le autorità competenti, l’introduzione di misure compensative per attenuare i danni causati agli operatori turistici dall’introduzione di una nuova legislazione che comporta la perdita dei diritti acquisiti e causa perdite correlate a investimenti non ammortizzati destinati a rinnovare o adeguare le sue strutture nel rispetto della legislazione precedentemente in vigore; l’Unione Europea ritiene che tali misure siano necessarie al fine di salvaguardare gli investimenti degli operatori e migliorare la qualità del servizio alla clientela”. Così dice la nota in questione.
Anche sulla base di questa importante apertura dell’Ue, la categoria chiede quindi un deciso intervento del governo italiano contro la direttiva e a favore della deroga per il settore balneare, attraverso il documento comune, sottoscritto e presentato a Rimini da Sib, Fiba, Cna Balneatori e Assobalneari Italia in occasione del convegno nazionale unitario del 22 ottobre scorso (per leggerlo clicca qui).
Nel corso dell’assemblea sestrina si è discusso quindi di iniziative, anche eclatanti, che la categoria potrà organizzare a breve a sostegno dei sindacati balneari quando questi incontreranno i nostri parlamentari: dalla partecipazione a manifestazioni a Roma o a Bruxelles al sostegno attivo a Marcello di Finizio, il balneare di Trieste giunto al 53° giorno di sciopero della fame per protesta contro la Bolkestein. Infine, l’assemblea ha deciso di inviare alle associazioni di categoria liguri una copia della "Delibera intercomunale dei comuni della Versilia a difesa del comparto delle imprese balneari con la richiesta di deroga", affinché da queste venga portata, unitariamente, ai sindaci delle città balneari liguri assieme alla richiesta per un’identica iniziativa da attuare nei comprensori della nostra regione.
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