Tanti i rappresentanti politici presenti ieri al convegno “NO al ddl ammazzabalneari”, organizzato a Rapallo da Vicky Ratto e Bettina Bolla di Donnedamare e da Angelo Siclari di Aco Liguria.
«Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, i senatori Massimo Baldini e Gian Marco Centinaio, l’assessore al demanio della Regione Liguria Marco Scajola, il presidente della commissione Bilancio in Regione Liguria Angelo Vaccarezza, il consigliere regionale ligure Alessandro Puggioni e il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco hanno sottolineato la loro determinazione a ottenere l’unico risultato possibile nell’interesse delle nostre imprese: il no alle aste per 30 mila imprese balneari e il blocco immediato del disegno di legge sulle concessioni demaniali marittime, che ha avuto in questi giorni un’accelerazione improvvisa e preoccupante nell’iter di approvazione», spiega il comunicato di Donnedamare.
I circa 200 balneari e ormeggiatori presenti hanno sottoscritto la petizione avente oggetto l’uscita dalla direttiva Bolkestein delle concessioni demaniali marittime a uso turistico e ricreativo. Ecco il testo:
Petizione popolare (art. 50 della Costituzione italiana, art. 44 della Carta del Parlamento Europeo) avente a oggetto: “Uscita dalla direttiva Bolkestein delle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo”
Noi sottoscritti cittadine e cittadini italiani,
Premesso:
– che il Parlamento Italiano, su iniziativa del Governo, è chiamato ad esaminare il disegno di legge delega avente ad oggetto la revisione ed il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo;
– che tale disegno di legge delega, se approvato, comporterà per gli attuali concessionari l‘esproprio delle loro aziende balneari;
– che tale soluzione legislativa distruggerà e sconvolgerà la vita di oltre 30.000 imprenditori, che hanno investito nelle loro aziende i sacrifici di una vita di lavoro e tutte le loro disponibilità economiche;
– che, nel momento in cui si andrà ad effettuare l’esproprio delle aziende balneari, si creeranno tensioni e conflitti sociali di dimensioni inimmaginabili e si aprirà un contenzioso giudiziario di difficilissima gestione;
– che tale prospettiva metterà in crisi il settore più importante del sistema turistico italiano e darà un colpo mortale al lavoro, all’occupazione ed alla crescita economica del nostro Paese;
– che altri Paesi Europei, come la Spagna ed il Portogallo, hanno volutamente ignorato la direttiva Bolkestein ed hanno garantito alle loro aziende balneari una proroga che arriva fino a 75 anni;
Ciò premesso, i sottoscritti cittadini italiani
CHIEDONO:
– che il Governo Italiano ritiri il Disegno di Legge Delega di cui in premessa e che, comunque, il Parlamento Italiano decida di non approvarlo.
– che il Governo Italiano svolga ogni iniziativa nei confronti dell’Unione Europea affinché tutta la materia relativa alle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo venga esclusa dalla direttiva Bolkestein.
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