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“Adesso basta fake news”: la falsa confederazione europea dei balneari

Inauguriamo oggi una rubrica dal titolo “Adesso basta fake news“, dedicata a smentire le menzogne diffuse in alcuni gruppi social e chat tra balneari. La prima puntata sarà dedicata all’annuncio della nascita di una presunta “confederazione europea di balneari“, che come dimostreremo, è in realtà inesistente.

Tra i numerosi messaggi che hanno diffuso questa falsa credenza, ne riportiamo uno a titolo di esempio: «Spagna, Croazia, Grecia, Portogallo. Abbiamo creato una confederazione di balneari con loro. Sappiamo esattamente le situazioni degli Stati grazie a una collaborazione buona con tutti e cinque».

Per verificare l’esistenza di questa presunta confederazione, abbiamo contattato le segreterie della Federación española de empresarios de playa (unica associazione della Spagna che rappresenta gli imprenditori balneari) e della Federação portuguesa de concessionários de praia (unica associazione del Portogallo che rappresenta gli imprenditori balneari). Dalla loro risposta, abbiamo appurato che nei giorni scorsi entrambe le associazioni sono state solo «contattate via mail» dal rappresentante di un sedicente comitato italiano non riconosciuto, che «ha chiesto di attivare una collaborazione». Ma le due associazioni «non hanno risposto in maniera affermativa» ad aderire a nessuna nuova confederazione europea di balneari che veda la partecipazione di Spagna e Portogallo. A tal proposito ricordiamo che una federazione europea ufficiale di balneari esiste già dal 2014, si chiama Efebe (European federation of beach enterprises) ed è stata fondata da Assobalneari-Confindustria (Italia), Federación española de empresarios de playa (Spagna), Federação portuguesa de concessionários de praia (Portogallo) e Fédération nationale des plage restaurants (Francia).

La risposta delle associazioni balneari di Spagna e Portogallo dimostrerebbe che l’annuncio di avere «creato una confederazione di balneari», diffuso via chat e social da un rappresentante di questo sedicente comitato, è una menzogna. In realtà, a quanto pare si è trattato solo di una semplice mail, alla quale peraltro non sarebbe nemmeno arrivata una risposta affermativa di adesione. Ciò tuttavia è bastato per diffondere la montatura sulla fondazione di una nuova “confederazione europea di balneari”. In Spagna e Portogallo non esistono altre associazioni balneari oltre alle due che abbiamo contattato, pertanto è impossibile che siano stati stretti accordi con altre realtà che rappresentano la categoria in quei paesi. Se inviare una mail senza ricevere risposta affermativa è stato l’unico gesto su cui basarsi per annunciare la “nascita di una confederazione”, questo la dice lunga sull’inaffidabilità delle informazioni diffuse da questo tipo di personaggi, che sarebbe meglio per tutti smettere di ascoltare.

La notizia sulla “nascita della confederazione europea di balneari” è solo una delle tante bugie seriali scritte negli stessi gruppi social e chat tra balneari, dove da tempo si millantano interlocuzioni e meriti fasulli. Continueremo a smentirli uno per uno, invitando i balneari a prestare la massima diffidenza nei confronti di alcuni sedicenti leader che stanno seminando ogni giorno odio, retoriche e bugie. Il timore è che queste montature rappresentino un tentativo di adescare e illudere i balneari, approfittando del loro stato d’animo in questo momento critico, per dei motivi che non hanno nulla a che fare con la tutela delle loro imprese.

Interromperemo la nostra rubrica solo quando avrà termine ogni modo scorretto e disonesto di diffondere diffamazioni e falsità per delegittimare il lavoro delle associazioni di categoria e delle riviste online. Adesso basta fake news tra i balneari.

PS. Siamo ovviamente a disposizione per ricevere e pubblicare eventuali prove che dovessero dimostrare la reale esistenza di una nuova “confederazione europea di balneari”.

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