“Differenziare l’offerta” è uno dei mantra del turismo moderno. E su una concessione balneare questo è stato fatto in maniera radicale: a Ostia è infatti nato il primo asilo sulla spiaggia.
Ideatori, l’associazione culturale Manes che ha alle spalle altre esperienze simili, avendo fondato asili e scuole elementari nel mezzo dei boschi, seguendo una tendenza in voga nel Nord Europa da almeno 50 anni e riprendendo le teorie pedagogiche di Montessori, Steiner e Rousseau relative alla “outdoor education”. Ma l’ultima trovata è assolutamente innovativa: una classe scolastica che segue i programmi ministeriali ma che si ritrova direttamente sulla spiaggia.
L’asilo del mare aprirà ufficialmente a gennaio 2017 e conterà su un’aula attrezzata al chiuso nella scuola Amendola-Guttuso di Ostia, ma le “lezioni” saranno tenute al porto turistico e sul lungomare con le sue spiagge libere e le scogliere. Tra le attività proposte ci sono la cura degli animali selvatici, le camminate e lo sviluppo della creatività attraverso giochi con materiali non strutturati come legni, conchiglie e sabbia bagnata. Il tutto per sviluppare l’autonomia dei bambini attraverso il movimento, l’esplorazione, la curiosità e l’educazione ambientale.
La regola principale è “crescere nella natura e non avere paura delle mani sporche”, ma l’approccio dell’associazione Manes è fatto di cinque solidi principi:
- Lo spazio esterno come aula didattica privilegiata.
- Una grande attenzione alla relazione; il rapporto educatore bambino è 1 a 9 e non 1 a 25 come nella scuola dell’infanzia tradizionale .
- L’esperienza diretta come principio cardine della didattica. Come dice un proverbio giapponese molto caro a Bruno Munari e Gianfranco Zavalloni: “Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara”.
- L’importanza delle emozioni. Si può vivere da adulti felicemente senza sapere i logaritmi o senza conoscere la struttura dell’atomo, non si può essere felici senza sapersi relazionare con l’altro e non sapendo amare.
- Il gioco come veicolo didattico privilegiato e come strumento comunicativo maggiormente usato.
Per maggiori informazioni sull’asilo del mare, si può visitare la sua pagina facebook.
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