Un inaspettato e violento fortunale ha colpito la spiaggia di Riccione nella serata di venerdì, distruggendo le attrezzature di una decina di stabilimenti balneari. Intorno alle ore 19, una breve ma intensa bufera di vento e pioggia si è abbattuta nel tratto di litorale tra viale D’Annunzio e la Passeggiata Goethe, scatenando il panico fra i turisti che fino a pochi minuti prima erano tranquilli sui loro lettini a prendere il sole. Tecnicamente si è trattato di un “microburst”, ovvero una veloce perturbazione atmosferica di eccezionale intensità, associata ai fenomeni temporaleschi e venti fortissimi.
A essere stati danneggiati sono gli stabilimenti balneari compresi fra il numero 125 e il 135: il vento ha infatti sradicato gli ombrelloni, fatto volare le tende e ribaltato i lettini, in molti casi danneggiando irrimediabilmente le attrezzature che dovranno essere ricomprate. Tra i lidi colpiti c’è il noto Samsara Beach, ma il vento ha infierito soprattutto al Beach Operà, dove le forti raffiche hanno innalzato un pesante moscone facendolo spostare di 50 metri e la torretta del bagnino di salvataggio è stata travolta dai lettini e dagli ombrelloni che volavano. Nel giro di trenta secondi sono stati spazzati via non solo ombrelloni e lettini, ma anche dodici gazebo che sono stati ritrovati tra il vicino campo da beach volley, protetto da una rete alta ben cinque metri, e la lontana spiaggia del Mojito. Il titolare dello stabilimento ha stimato i danni in circa 70.000 euro.
Anche al ristorante Patty i danni sono stati ingenti. Interpellata da Altarimini, così la direzione del ristorante spiega l’accaduto: «Avevamo apparecchiato tutto e all’improvviso non avevamo più niente. Abbiamo dovuto disdire ogni prenotazione e tenere chiuso». I titolari del ristorante hanno dovuto ricomprare tutto e sono riusciti a riaprire già sabato a pranzo.
Il fortunale che si è abbattuto sulla spiaggia di Riccione non è un evento climatico insolito e sfortunato, bensì si tratta della conseguenza del riscaldamento globale in atto, che sta provocando fenomeni estremi sempre più frequenti. Sempre in riviera romagnola, è ancora fresca nella memoria la tromba d’aria che nel 2019 ha colpito il litorale di Milano Marittima, distruggendo completamente due stabilimenti balneari.
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