Tutti sanno cos’è una lente di ingrandimento e a cosa serve, ma anche se così non fosse, il nome stesso è abbastanza eloquente: si tratta di una lente che permette di vedere gli oggetti ingranditi.
Nell’articolo di oggi troverai alcune curiosità su questo affascinante strumento che ti permetteranno di scoprire qualcosa che, probabilmente, ancora non sapevi. Chi ha inventato la lente di ingrandimento? Come fa ad accendere il fuoco?
Di seguito trovi la risposta a queste e altre domande!
Chi ha inventato la lente di ingrandimento?
La risposta breve è: non si sa con certezza.
Alcuni affermano che questo strumento sia stato creato nel lontano 1250 e che la sua invenzione sia da attribuire all’inglese Roger Bacon. Conosciuto anche con il nome di Doctor Mirabilis, Bacon era uno scienziato membro dell’Università di Oxford che ha trascorso molto tempo facendo esperimenti con specchi per capire fino in fondo i principi della rifrazione e della riflessione dei raggi.
Altri, invece, ritengono che il primo ricercatore a studiare in maniera approfondita le proprietà ottiche del vetro sia stato lo scienziato arabo Al Hazen (o Ibn Al-Haysam). Nei suoi scritti risalenti al X secolo è stata trovata la frase: “Se si guarda un oggetto attraverso la sezione di una sfera di vetro, questo sarà ingrandito”.
Altri ancora fanno risalire l’invenzione della lente di ingrandimento all’antica Grecia, circa 2.500 anni fa, all’antica Roma, intorno al 200 A.C., oppure all’antico Egitto, quando cristalli trasparenti e pietre preziose venivano utilizzati per ingrandire piccoli oggetti.
In ogni caso, questo strumento non era molto conosciuto fino al Medioevo, quando la lente di ingrandimento iniziò ad essere usata per studiare monete, gemme e minerali.
Nel XVI secolo, Galileo Galilei sperimentò l’unione di più lenti per creare lenti d’ingrandimento più potenti. Fu proprio lui a scoprire che due lenti collegate insieme permettono di ottenere un ingrandimento che supera di gran lunga quello delle pietre.
Infine, nel XVII secolo, lo scienziato francese René Descartes perfezionò il design della lente di ingrandimento aggiungendo una terza lente per ottenere un ingrandimento ancora maggiore.
Si può davvero usare per accendere il fuoco?
Sì, non succede solo nei cartoni animati e nei film. Chiunque può riuscire ad accendere il fuoco usando una lente di ingrandimento.
L’accensione del fuoco con una lente di ingrandimento è possibile grazie alla rifrazione della luce da parte delle pareti della lente. I raggi del sole e l’energia termica che trasportano entrano nella lente e vengono concentrati in un unico punto, un unico fascio di forma conica.
Se all’apice di questo cono posizioniamo un oggetto infiammabile (foglie, erba secca, legno o carta, ad esempio), questo inizierà a riscaldarsi fino a bruciare. Quindi, la prossima volta che vai in campeggio, non dimenticarti la lente di ingrandimento!
Nel caso in cui non ne avessi una, lo stesso effetto può essere ottenuto anche con altri oggetti, come le lenti degli occhiali e, addirittura, il fondo di una bottiglia di vetro.
Perché la lente di ingrandimento ingrandisce gli oggetti?
Come sappiamo, la funzione principale di una lente di ingrandimento (e altri dispositivi ottici) è quella di restituire un’immagine ingrandita dell’oggetto che si esamina. A seconda del tipo di lente e delle sue caratteristiche, l’ingrandimento può andare da 2X fino anche a 50X.
Ma come avviene l’ingrandimento?
Provando a descrivere il principio di funzionamento della lente in parole semplici, possiamo dire che avviene perché all’interno del materiale di cui è fatta la lente (ad esempio, il vetro), la velocità della luce è inferiore rispetto a quella in aria.
Quando passa il confine tra aria e vetro, il raggio di luce (che ci permette di vedere gli oggetti) si “spezza” e assume un’inclinazione diversa. Questa inclinazione dipende da una delle proprietà del vetro: il suo indice di rifrazione. L’inclinazione dei raggi di luce ci permette di vedere gli oggetti ingranditi.
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