di Tommaso Tetro
ANSA – Il mare italiano sotto attacco. Colpito da scarsa depurazione e fogne inefficienti, inquinamento, cementificazione, pesca di frodo e violazioni al codice di navigazione. I reati viaggiano al ritmo di 40 al giorno, in tutto sono 14.504 le infrazioni accertate dalle forze dell’ordine e dalla Capitaneria di porto nel 2013. Questi alcuni pezzi di una fotografia del nostro ecosistema marino scattata da Legambiente nel report "Mare Monstrum".
Legambiente assegna anche le bandiere nere ai ”pirati” del mare, che quest’anno sono andate tra l’altro al Mose e al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Intanto il 21 giugno salpa Goletta verde, la campagna che facendo il giro costiero del Paese fa un check-up ai nostri mari, a cui tutti possono inviare segnalazioni. E il 25 inizierà anche il viaggio della Goletta dei laghi.
L’aumento del numero dei reati – si legge nel report dell’associazione – è stato «costante negli ultimi quattro anni», e nel 2013, rispetto all’anno precedente, c’è stato «un incremento del 7,3%». La pesca di frodo rappresenta il 42% delle illegalità: sono stati sequestrati più di 1 milione e 600 mila chilogrammi di pescato e le regioni più coinvolte sono Puglia, Campania, Sicilia, Calabria e Veneto.
Più del 22% dei reati (3.264) riguarda lo scarico abusivo: la colpa è della cattiva depurazione (in aumento del 26%) e di scarichi fognari inadeguati, ma anche per lo sversamento di idrocarburi. Inoltre vengono messi in evidenza i «problemi strutturali del sistema di depurazione» che copre soltanto il 78,5% della popolazione.
Quasi il 19% (2.742 reati) è per la violazione del codice della navigazione, e il 16,6% nel ciclo del cemento (2.412 reati) che registra la cifra più alta di business, oltre 266 milioni. Per questo Goletta verde, che parte il 21 giugno da Savona e farà 32 tappe (si concluderà il 14 agosto a Trieste, e si fermerà tra l’altro il 27 giugno all’Isola del Giglio, il 3 e 4 luglio a Pollica, il 15 e 16 luglio a Lampedusa, il 10 agosto a Venezia), dedicherà la sua analisi a un monitoraggio di 200 punti critici per la depurazione; poi a un campionamento dell’acqua fornendo risultati in tempo reale, ma si occuperà anche di consumo di suolo costiero e trivellazioni offshore.
«Assegniamo anche cinque bandiere nere – dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – a chi riteniamo si sia distinto per progetti o iniziative ai danni del mare. Per il 2014 i pirati sono il Mose e le Grandi navi, la Costa Crociere, la provincia di Salerno, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, e il Porto di Molfetta».
Per quanto riguarda gli ecomostri, nella top 5 di quest’anno ci sono gli scheletri di Pizzo Sella a Palermo, l’albergo sulla scogliera di Alimuri a Vico Equense in provincia di Napoli, il villaggio di Torre Mileto a Lesina in provincia di Foggia, lo scheletro dell’Aloha mare ad Acireale nel catanese, le 35 ville nell’area archeologica di Capo Colonna a Crotone.
Per saperne di più, leggi l’articolo su Mare Monstrum 2014 dal sito di Legambiente.
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