di Alex Giuzio
La neve e il gelo hanno colpito anche gli stabilimenti balneari della riviera adriatica. Romagna e Marche, in particolare, sono state le regioni più danneggiate dall’ondata di clima polare che ha messo in ginocchio l’Italia: la neve ha raggiunto anche la costa, cadendo per oltre un metro, e gli stabilimenti balneari sono stati inondati dalle mareggiate che hanno oltrepassato le dune e le barriere artificiali per entrare dentro gli edifici.
La colpa è stata del vento di Bora, che tra ieri e oggi ha soffiato intensamente lungo tutto il litorale da Venezia a Pesaro, senza risparmiare la riviera romagnola. Le raffiche hanno superato i 70 km/h, creando il temibile fenomeno dello ‘Scaccianeve‘ sui terreni innevati: si tratta di un evento atmosferico per cui la neve depositata al suolo viene alzata dal vento e accumulata in altre zone o dispersa nell’aria. Gli stabilimenti balneari sono stati così sommersi da enormi cumuli di neve giunti dai rilievi collinari della Romagna e delle Marche.
Il record è stato registrato, ovviamente, a Trieste, dove la Bora ha raggiunto una velocità di 166 km/h la notte scorsa. Ma l’intero alto Adriatico è molto agitato: le onde sono enormi, alte anche quattro metri, e si abbattono sugli stabilimenti balneari romagnoli e marchigiani creando notevoli danni anche ai lungomari. Nel litorale riminese, la furia del mare ha allagato e danneggiato parecchie strutture balneari. Persino ad Ancona le onde sono alte quattro metri, e si calmeranno solo domani sera, come riporta il sito Meteoweb. È ancora presto per azzardare una stima dei danni, ma è molto probabile che sul litorale romagnolo si dovrà agire con il ripascimento delle spiagge.
I più temerari, tuttavia, non si fanno spaventare dal vento, e prendono le nevicate come un’ottima occasione per sciare… al mare. In Romagna è infatti stata lanciata una partnership tra Cortina d’Ampezzo e Riccione: la Scuola fondo Ski Cortina è arrivata venerdì in spiaggia, e ha proseguito per tutto il weekend delle curiose lezioni di sci nordico sul lungomare. Oltre che un’ottima iniziativa di marketing turistico, le lezioni di sci servono anche da beneficienza: metà del ricavato delle lezioni sarà devoluto ai bisognosi.
Non sono infine mancati i ‘pazzi’: il Resto del Carlino di Pesaro ha pubblicato la foto di due uomini che hanno osato fare il bagno col mare in burrasca, il vento siberiano e la temperatura che si aggirava intorno ai -3,5°C.
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