di Emiliano Favilla
Caro Riccardo,
andando per ordine, alla tua lettera del 31 maggio hai fatto bene a dar retta a quei dirigenti che da tempo ti sollecitavano a “rispondere a tono”, come faresti bene a rispondere con lo stesso “tono” e più che altro a rendere conto ai molti balneari, dato che sei solo il presidente nazionale e non certo il padrone del Sib.
La tua lettera devo rilevare che è carente, dato che non fa cenno del fatto che sia io che Fabrizio abbiamo sempre richiesto un confronto con te (anche con contatti telefonici privati) e tutti gli altri presidenti dei sindacati nazionali a tutte le assemblee pubbliche da noi organizzate; abbiamo sempre cercato l’unità dei balneari (lasciando fuori gli schieramenti politici) che è stata sancita con il documento unitario di Rimini. Se sei onesto, almeno in questo, devi riconoscere che come Comitato, pur senza lesinare critiche e rimostranze per spingervi a fare di più e meglio, non abbiamo mai portato avanti “l’abbandono e la distruzione dei sindacati” per crearne uno nuovo, come dalla base dei balneari spesso ci sollecitavano.
Questo “giochetto degli offesi” non funziona, caro Riccardo. Questo giochetto lo trovo ancora più insultante delle tue stesse ricostruzioni dei fatti. L’ira funesta non è solo mia e di Fabrizio Maggiorelli, ma di tutti i balneari che hanno capito la vera causa di tutta questa penosa vicenda. Esattamente la volontà primitiva tua e di qualche dirigente Sib di approvare il tavolo “Fitto”, quindi a trattare convintamente le aste con i paletti. Questa trattativa e l’aver tenuto all’oscuro per anni i balneari della gravità della situazione, è il vostro evidente “peccato”, tuo e dei tuoi amici Lardinelli, Capacchione, Tomei, Papagni, Mussoni. Ti ricordi in via della Stamperia a Roma? C’eravate tutti appassionatamente!
Anziché scrivere letterine contro di noi, affronta il problema con un po’ di spina dorsale. Qualcuno si è mosso, ha fatto documenti e li ha voluti condividere con tutti i sindacati. Parlo dei tecnici come il Prof. Del Dotto, l’avv. Laila di Carlo e il dott. Piero Bellandi che, senza percepire compensi, hanno elaborato una bozza di T.U. (l’unica esistente fino ad oggi) degli stabilimenti balneari. Siamo andati a Bruxelles nella Commissione per il Mercato interno; abbiamo realizzato manifestazioni come il “tuffo dei 100.000” di cui ci hai fatto arrivare anche i complimenti. E voi a tutta risposta ci avete tolto la parola, ci denigrate e continuate a fare gli offesi.
Guarda che, per quanto riguarda il caso (incontro con Monticelli dell’Anci), noi difendiamo i nostri rappresentanti istituzionali, i nostri Sindaci, i nostri Assessori che lottano da sempre insieme a noi e che nemmeno li avete difesi di fronte ad una scorrettezza unica, una mancanza di democrazia e partecipazione, o quantomeno di opportunità, messa in atto dal sindaco Monticelli che scambia la casa dei Comuni – l’Anci – con una sede sindacale, anzi nemmeno quella, perché nelle sedi sindacali serie la parola non viene mai tolta a nessuno.
Invece di insultare confrontati seriamente con i balneari che vorrebbero da tempo avere delle risposte chiare e precise, alle numerose istanze che gli stessi continuano a porre e in particolare sulla “mollezza” con cui tu e gli altri sindacati, in questi anni, avete diretto le nostre vertenze di fronte ai vari Governi per quanto concerne l’applicazione della “direttiva servizi” 2006/123/CE.
I balneari, come ben sai, stanno attraversando un momento di grande preoccupazione ed angoscia sul loro futuro, ed è necessario che tu e i tuoi colleghi presidenti facciate chiarezza e trasparenza su tutto, anche nei dettagli, di come vengono utilizzate risorse e denari nei sindacati, quindi non i tuoi o i vostri personali ma quelli di tutti gli iscritti. Sarà un caso che nella tua lettera ne hai dette di tutte, ma a ben rileggere hai tralasciato questi “dettagli”? Hai menzionato perfino come sei stato eletto presidente del Sib (elezioni alle quali i balneari comuni, tra l’altro, non hanno mai potuto partecipare direttamente), ma hai “dimenticato” di menzionare la cronistoria delle iniziative e delle “lotte” dal 2006 fino ad oggi, comprese “le lingue in bocca con l’ex ministro Fitto” per arrivare alla famigerata bozza delle “aste con i paletti” stracciata dai balneari incazzati.
La tua lettera, quindi, ricopre il silenzio più totale proprio riguardo a tutto ciò che fa riferimento a richieste di chiarimenti sui bilanci economici ed ai vari rimborsi. Ma se sono vere le voci, mai smentite, che circolano da tempo su quanto tu ricevi dal Sib, 125.000 euro l’anno, capisco perfettamente il tuo imbarazzato riserbo; e se quel compenso lo moltiplichiamo per gli anni in cui ha ricoperto la carica di presidente del Sib, insieme a tutto il resto, comprendo bene che possono venire tutte le aste del mondo, con paletti e non, senza che tu debba “andare per cartone” come invece potrebbe succedere a tanti piccoli imprenditori familiari balneari. Degli altri sindacati, poi, il buio è ancora più totale perché non circolano nemmeno le voci sui compensi; sappiamo però di viaggi per l’Italia e per il mondo senza avere riscontro a che titolo vengono effettuati, con quali risultati per la collettività e tanto meno chi paga.
Detto quanto sopra e continuando nel riscontro della tua lettera, noto che continui a difendere e lodare la scelta del delegato Anci al demanio marittimo Luciano Monticelli per aver “cacciato” (la parola è appropriata) gli altri rappresentanti istituzionali dei Comuni presenti Viareggio e Pescara. Se così è, vedo che in termini di democrazia c’è davvero della “ottima convergenza”.
Nel merito di quello che è venuto fuori da quell’incontro, oltre la sollecitazione al Governo per dare delle risposte che male non fa, mi sembra che non ci sia niente. Salvo che nel segreto vi siate scambiati qualche altra cosa, magari da non riferire ai comuni mortali. Per il resto, caro Borgo, ti sei lasciato andare ad un misto di bugie-offese dalle quali risultano solo conferme che quando si ha il “sedere sporco” per creare fumo non c’è di meglio che additare i “mali” degli altri. Mi accusi addirittura di aver boicottato la manifestazione romana del 18 aprile, quando ci sono decine di comunicati del Comitato e varie assemblee che invitavano i balneari a partecipare a quella manifestazione, anche se la gente non era tanto convinta visto che si è voluta rinviare fino a stagione iniziata e relegata al chiuso dell’EUR, quando in un primo tempo si parlava di farla in piazza. E se, ciò nonostante, i balneari hanno garantito una certa presenza, a quel risultato come Comitato abbiamo contribuito, come tutti sanno, in modo notevole. La conclusione di quella manifestazione del 18 aprile è stata sì una vera vergogna, con le tue conclusioni che non rispettavano assolutamente quanto i balneari attendevano ed hanno apertamente manifestato in tutti i modi, in particolare da quanto è emerso dagli stessi rappresentanti istituzionali degli enti presenti in quella occasione.
Poi parli di una mia partecipazione all’incontro con il ministro Moavero Milanesi lo scorso 30 aprile, cosa assolutamente falsa e di conseguenza altrettanto falso il fatto che io al ministro non avrei contestato in quell’occasione la sua reticenza. Poi l’accusa di essere “pasdaran” solo con gli altri colleghi, mentre sarei poi “silente” e addirittura “accomodante” quando mi trovo al cospetto di qualche ministro, è roba da raccontare a veglia davanti al focolare “con i necci e ricotta e gotti di vino”, e pertanto non merita nemmeno risposta, tanto è ridicola.
Poi, Borgo, quando parli di sospetto, discredito e persino fango gettato sulle organizzazioni sindacali dal sottoscritto e da Fabrizio Maggiorelli, si vede che stai poco a contatto con la base dei balneari, rifiutando sistematicamente (nonostante i puntuali inviti) di partecipare a tutte quelle iniziative ed assemblee con i balneari, dove la base interviene e decide democraticamente. Se con un po’ più di umiltà tu avessi partecipato, com’era tuo dovere fare, avresti sentito con le tue orecchie cosa pensa la stragrande maggioranza dei balneari di tutt’Italia di voi vertici sindacali, e magari, ammessa la buona fede, avresti evitato discorsi strampalati, offensivi non tanto nei confronti miei e di Fabrizio, ma di tutti i balneari che ritenete di rappresentare.
E per finire, tanto per sdrammatizzare, è d’obbligo fare un piccolo riferimento alle tue accuse, sempre nei miei confronti e di Fabrizio Maggiorelli di esibizionismo narcisista, per infantile carrierismo o perché non sappiamo fare nulla di meglio. In fatto di carrierismo, narcisismo, ecceteram facciamo conto di non aver sentito l’ennesima stupidaggine di chi non ha altri argomenti se non quelli di insultare, dato che né Fabrizio né io, come abbiamo ripetuto fino alla noia, siamo intenzionati a diventare qualcosa che possa turbare quei 125.000 euro cui pare tu sia molto affezionato e che a quanto pare tu sia pronto a difenderli con la baionetta in bocca. Sia io che Maggiorelli e tanti altri del Comitato (compresi i professionisti sopra citati) e tutti i balneari che hanno partecipato alle iniziative e alle lotte, oltre il tempo messo a disposizione non abbiamo mai percepito rimborsi ed abbiamo speso di tasca nostra alcune migliaia di euro, caro Borgo.
Finisco sperando di aver suscitato in te almeno un’autentica riflessione sui tuoi introiti economici Sib e, più che altro, per aver lasciato la categoria allo sbando dal 2006 ad oggi, inoltre per le tue offese tanto gravi quanto gratuite. Stai tranquillo, Borgo: se in un “guizzo” di riflessione e serietà tu dovessi dare le dimissioni, che a questo punto sarebbero auspicabili per dare spazio a qualche altro più degno – che in un grande sindacato come il Sib credo ci siano -, né io né Maggiorelli siamo disponibili a soffiarti il posto.
Ti vogliamo anche informare del nostro piccolo bilancio economico, che ad oggi è di 21.324,00 euro in entrata e di 22.322,47 euro in uscita (79 voci tutte documentate e riscontrabili). Abbiamo ancora da riscuotere alcuni book di rassegna stampa e, quello che è più importante, nessuno avanza niente da noi. Anche perché, ripeto, i nostri viaggi ce li siamo pagati tutti. Con queste piccole risorse abbiamo fatto le nostre manifestazioni, siamo andati a Bruxelles, abbiamo organizzato il tuffo dei 100.000, comprato cartelli, striscioni e tutte le cose che ben sai. Ti ricordo che abbiamo iniziato il 6 febbraio 2011 partendo con un corteo di macchine dal Palazzetto dello sport di Viareggio con un fila di mezzi e persone che finiva a Forte dei Marmi. Fu in quell’occasione che ricevemmo i primi inviti a continuare e i primi contributi economici e spontanei dai balneari. Evidentemente, quello che stavate facendo come sindacato da quei balneari non era ritenuto sufficiente.
Non vediamo l’ora che tu e gli altri rappresentanti sindacali possiate smentirci portando a casa risultati concreti e non sterili “letterine”: non siamo dalle “orsoline”. Poi, se ritieni di avere delle vere proposte su cui confrontarsi pubblicamente, sono a tua completa disposizione. Nel frattempo se, insieme agli altri sindacati, vi decidete a fare delle vere assemblee dei balneari (non convegni con parola per i soli addetti) dove tutti possono dire la loro e decidere democraticamente tutti insieme ed uniti il da farsi, è ben accetto ed auspicato nell’interesse di tutti i balneari d’Italia.
Saluti,
Emiliano Favilla (Presidente Comitato Salvataggio Imprese e Turismo)
Per leggere la precedente lettera di Riccardo Borgo, clicca qui
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