Cambio al vertice dell’Agenzia del demanio: il governo ha rimosso in anticipo Roberto Reggi dall’incarico che ricopriva dal 2014, sostituendolo con Riccardo Carpino (nella foto). La decisione è arrivata lo scorso 8 agosto al termine di un vertice dei ministri economici del governo, ed è stata annunciata dal vicepremier Luigi Di Maio con un post su Facebook, in cui l’esponente grillino sottolinea di avere «azzerato i vertici» in cui sedevano «un ex sindaco Pd e un ex parlamentare Pd». Oltre all’Agenzia del demanio, il governo ha infatti nominato anche due nuovi direttori per l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle dogane.
Il mandato di Reggi, rinnovato nel 2017, doveva concludersi naturalmente nel 2020, ma il governo ha deciso di interrompere in anticipo il suo incarico. Reggi ha commentato la notizia della sua sostituzione con questo tweet:
Apprendo su twitter che mio servizio a @agenziademanio finisce qui. 4 anni in cui abbiamo decuplicato gli investimenti,ridotto drasticamente la spesa, rigenerato beni in ogni parte d’Italia. Ringrazio per la splendida opportunità datami di servire il mio Paese. È stato un onore
— Roberto Reggi (@RobertoReggi) 8 agosto 2018
Chi è Riccardo Carpino, nuovo direttore dell’Agenzia del demanio
Riccardo Carpino, 61 anni e originario di Catania, è stato fino a oggi commissario straordinario per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e di sicurezza. Dal 2008 al 2011 è stato capo di gabinetto del ministro per i rapporti con le Regioni, il turismo e lo sport, ai tempi cioè del ministro Raffaele Fitto che fu autore della famigerata bozza di legge, poi bloccata, che per la prima volta intendeva istituire le evidenze pubbliche delle concessioni balneari.
Inoltre Carpino, insieme all’allora capo di gabinetto delle politiche comunitarie Adams, è stato autore della risposta italiana alla lettera di messa in mora inviata dall’Unione europea in quanto, secondo Bruxelles, il nostro paese non si era adeguato alla direttiva Bolkestein in materia di spiagge.
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