È uscita in libreria “La linea fragile“, l’inchiesta del caporedattore di Mondo Balneare Alex Giuzio sui vari problemi delle coste italiane. Un capitolo del volume è ovviamente dedicato alle concessioni balneari e ripercorre gli ultimi quindici anni di questa intricata vicenda, dalla direttiva europea Bolkestein del 2006 alla riforma a cui sta lavorando il governo Draghi in questi giorni: un tema che Giuzio segue come giornalista da dodici anni e che per la prima volta viene riassunto e analizzato in un unico scritto.
Gli altri temi di cui si occupa “La linea fragile” sono di carattere ambientale e vanno dall’erosione costiera ai porti turistici, dalla cementificazione legata al turismo di massa fino alle estrazioni di idrocarburi in mare.
La pubblicazione è edita dalle Edizioni dell’Asino, che la presenta così: «Un’inchiesta sull’unico confine da difendere in Italia: quello dei maltrattati litorali, vittime del turismo di massa, dell’abuso edilizio e della distruzione ecologica da parte di una classe politica impreparata e indifferente». Il libro si può acquistare nelle librerie, negli store online e direttamente dal sito della casa editrice a questo link: asinoedizioni.it/la-linea-fragile/.
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Diario says:
A proposito di fragilità delle coste: https://www.fanpage.it/napoli/sigilli-al-lido-balneare-di-lucrino-solarium-e-pedane-abusive-sul-demanio-marittimo/
sigfrido says:
ho letto caro diario,non mollare,
comunque credo più grave l impedimento al passaggio alla fascia di libero transito (garantita da qualche anno per legge e da sempre da ordinanze intelligenti della capitaneria) piuttosto che le strutture le quali, se amovibili e rimosse ogni fine stagione, sono certamente abusive se prive di titoli autorizzativi, ma non irreversibilmente colpevoli di deturpazione di paesaggio.(se amovibili e rimosse ogni finestagione) A volte, (non é questa la fattispecie) é sufficente una cabina montata in posizione diversa dalla autorizzata per fare scattare li stesso meccanismo.
Diario says:
Beh una cabina da 5000 mq è parecchio grossa!